Ogni cultura, mentre ordina il mondo, prevede e organizza occasioni per varcare in sicurezza la soglia della coscienza e accedere a quel che di misterioso, primordiale, e anche caotico nella vita ordinaria non si manifesta. Oltrepassare il campo della ragione che nomina e separa, superarne le difese consuete, consente infatti di sperimentare quello stato di “interezza” che – secondo molte culture – nutre e rigenera l’umano. A condizione però di saper tornare al di qua della soglia per integrare l’incolto nel colto, le ombre nella luce, il caos nell’ordine di una espressione umana, comprensibile e condivisibile. Questa è la funzione dei dispositivi (riti, culti, altri allestimenti sapienti) che da sempre aprono a stati non ordinari di coscienza: offrire occasioni di negoziazione con le “cose nascoste”, di conoscen- za, di espansione e in definitiva di salute. Ma cosa resta di questi dispositivi nel mondo desacralizzato e unilaterale nel quale, oggi e qui, evolviamo?


indice del volume
Gli Autori, dopo aver passato in rassegna le principali informazioni in proposito che provengono dall’etno-antropologia, dalla psicologia, dalle neuroscienze e dall’etnopsichiatria, descrivono – partendo anche dall’esperienza diretta – alcuni di questi dispositivi tradizionali (possessione gnawi, sciamanesimo amazzonico) e neofondati (Holo- tropic Breathwork, Respiro Integrato), fornendo alcune indicazioni per l’uso.

gli autori
Piero Coppo, medico, neuropsichiatra, psicoterapeuta e facilitatore in Holotropic Breathwork, ha lavorato e lavora in Italia e all’estero (Mali, Somaliland, Guatemala, Perù) in ricerche e programmi per l’articolazione tra diversi saperi e sistemi di cura.
Ha pubblicato numerosi articoli su riviste scientifiche italiane ed estere e alcuni libri, tra i quali: Le ragioni del dolore. Etno-psichiatria della depressione (Bollati Boringhieri, 2005); Negoziare con il male. Stregoneria e controstregoneria dogon (Bollati Boringhieri, 2007); Passaggi. Elementi di critica dell’antropologia occidentale (Colibrì, 1998); Critica radicale e rivoluzione. Un aggiornamento (Colibrì, 2012).

Laura Girelli, filosofa del linguaggio, psicologa analista di formazione junghiana, ha proseguito con studi di etnopiscoterapia e ha completato la formazione come facilitatrice di Respiro Integrato. Lavora sul territorio in progetti per l’accoglienza e la cura di grandi emarginati, migranti, vittime di tortura. Ha partecipato a numerosi convegni, seminari e workshop.
Vive e lavora a Milano.